martedì 9 novembre 2010

Involtini di verza



Metti un gruppo di persone di nazionalità differenti davanti a un buffet misto e sarà possibile dire da dove vengono solo guardando come si comportano e cosa mettono sui piatti. Gli inglesi e i tedeschi faranno almeno due-tre giri intorno al buffet e si caricheranno di antipasti, primi, secondi, verdure, insalate e salse. Tutto insieme. Pratico ed efficiente. Gli italiani e i francesi faranno tre giri; uno per gli antipasti, uno per i primi e uno per i secondi (esclusi i dolci eh...). Una cosa alla volta. Il mangiare non conosce la fretta. Gli svedesi anche probabilente faranno tre giri, ma caricheranno il piatto secondo il modello inglese-tedesco. Visto che è già tutto pagato.

Ho fatto osservazioni simili anche a casa, con degli amici internazionali a cena. Una volta avevo preparato un pasticcio di riso e delle polpette al sugo. Una scelta fatta appositamente perché si potesse scegliere di mangiare i piatti uno alla volta, oppure insieme, con il riso come contorno. L'ospite italiano ha mangiato prima il riso e poi le polpette. Ovviamente. E io ho capito solo dopo che avrei dovuto offrirgli di cambiare il piatto tra le due portate. Lui è stato ben educato e non me l'ha chiesto. Ovviamente. L'ospite tedesco ha messo il riso al centro del piatto, le polpette accanto al riso e poi il sugo sopra il tutto. Il sugo che rimaneva sul piatto l'ha inzuppato col pane. Ovviamente.

Questi involtini di verza vogliono essere un ponte tra la culinaria nordica e quella meridionale. Poi dopo ognuno fa come vuole: chi vuol mettere accanto le patate lesse, la salsa bruna e la marmelata di mirtilli rossi lo faccia; chi invece li preferisce così come sono o magari con una salsina al pomodoro e un bicchiere di vino rosso li mangi così. E poi ci riuniamo tutti insieme intorno al tavolo e ci diciamo che il mondo è bello perché è avariato!

Per 8 grandi involtini:

8 belle foglie di verza
4 patate medie
350 g di carne macinata
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
noce moscata
1 uovo
ca 1,5 dl di parmigiano grattugiato
un pizzico di cumino
1 cucchiaino di rosmarino
sale, pepe

1. Bollite le foglie di verza in abbondante acqua leggermente salata. Fatele scolare bene.

2. Lessate le patate e schiacciatele. Mescolate le patate con la carne, la cipolla e l'aglio triturati, l'uovo, il parmigiano e le spezie.

3. Distribuite l'impasto sulle foglie e arrotolatole formando degli involtini. Mettetele in una pirofila da forno con il bordo della foglia in giù. Gocciolate sopra un po' di olio di oliva.

4. Cuocete a 175 gradi per ca 30 min, dopodiché alzate la temperatura a 200 gradi e continuate la cottura per altri 15 minuti o finché gli involtini non cominciano a prendere colore.

6 commenti:

  1. Sei stata una ottima osservatrice dei tuoi ospiti . Un dipinto europeo del comportamento a tavola ;-)
    E poi una ricetta creativa che vorrei provare in una di queste buie sere d'autunno.

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  2. Io opto per patate lesse, la salsa bruna e la marmelata di mirtilli rossi anche sono italiana.
    Adoro la "svedesitudine"!
    Claudia

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  3. Marleen: Si il cavolo merita adesso, è buonissimo in questa stagione! C'è qualche ricetta tipica belga con il cavolo?

    Claudia: mi stupisci! Conosco moltissimi svedesi che adorano la cucina italiana, ma l'inverso è assai raro ;))

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  4. Con la verza si può fare lo 'stoemp', un piatto che ancora ora troverete certamente in certi piccoli ristorantini o brasserie a Bruxelles .
    Patate lessate e schiacciate mischiate con della verza lessata - una puré insomma - si aggiunge ancora nosce moscato , pepe , sale , una noce di burro e oppure un po' di latte oppure per la versione più ricca della panna
    si usa 2/3 patate e 1/3 verza
    Si abbina con delle salsiccie oppure le cottolette di maiale o lo speck
    Chi è a dieta dovrà astenersi ;-)

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  5. Sembra molto buono, piacerà anche al maritino che adora le patate in tutte le forme! Grazie!

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