martedì 3 maggio 2011

Pizzerie a Napoli e parmigiana della suocera

Che la pizza a Napoli sia fantastica non è una novità ma sono così fantastiche che mangiare una ogni sera non è un problema! Abbiamo tre pizzerie preferite: Pizzeria di Napoli che fa la pizza più buona in assoluto. Bordo alto e soffice, né molle né croccante, un po' chewy al primo morso ma poi si scioglie in bocca! Il locale è piccolo e stretto e visto che non accettano prenotazioni per telefono bisogna sempre aspettare fuori 20-30 minuti prima di avere un tavolo. Ma ne vale la pena! Servono solo pizze, salate e dolci. Non hanno nemmeno la macchina per il caffè (per questo bisogna andare al bar di fronte dopo). Una cosa che si può avere dopo la pizza, oltre il limoncello che è d'obbligo, è il liquore alla liquirizia. Ma quella buona, non troppo dolce e dal forte sapore di liquirizia. Poi abbiamo la classica Pizzeria Brandi fondata nel 1780, che non ha bisogno di presentazioni più dettagliate. La pizza è buona ma non eccellente, ma quello che merita è l'ambiente e la storia nei muri. La pizzeria si trova ai due lati di un vicolo stretto. D'estate mettono dei tavoli fuori e la pizzeria crea così un continuum da un lato all'altro del vicolo. Dopo la pizza si può scendere in Piazza Trieste e Trento, dietro l'angolo, per un caffè nocciolato dal "Caffè del Professore". Anche questo un classico. Non vado a cercare un aggettivo che descriva questo caffè, va vissuto! La nostra terza pizzeria preferita è la Trattoria Vanvitelli, in Piazza Vanvitelli, che fa anche da ristorante. È molto grande e rumoroso (ideale per famiglie con bambini in quanto hanno un giardino giochi con le babysitter) ma la pappa vale! Un fornito banco dolci con ogni giorno 10-15 dolci diversi dal classico tiramisu e crostata ai frutti, alla caprese, ricotta e pera e nutellotto. Venite affamati! Quasi sempre offrono il limoncello e meloncello dopo "a volontà".

Dopo questa orgia di pizze veniamo al dunque. La parmigiana della suocera. Una ricetta classica dove mia suocera durante 40 anni ha aggiunto e tolto ingredienti a suo piacere. Il risultato è secondo me eccellente e io seguo sempre la sua ricetta quando preparo questo piatto.

Per una piccola forma, 3-4 persone:
1 piccola melanzana
1 piccola zucchina
1 cipolla, tritata
1 spicchio d'aglio, tritata
1 barattolo di pomodorini Cirio (o altri pomodori buoni)
1 dado vegetale
1 bicchierino di vino bianco
una manciata di erbe fresche (p.es. timo, origano, basilico)
1 mozzarella, a fette
1 dl di parmigiano grattugiato
2 uova + un goccio di latte
sale, pepe, noce moscata

Tagliate la melanzana e la zucchina a fettine di ca mezzo centimetro di spessore. Passatele sulla griglia o in padella con un po' di olio. Soffriggete cipolla e aglio, aggiungete i pomodori, il dado e il vino e fate cuocere per ca 10-15 minuti. Aggiungete le erbe. Sbattete le uova con il latte, un pizzico di sale, pepe e noce moscata.

Ungete con un po' di olio una pirofila. Mettete a strati le melanzane, il sugo, la mozzarella, le zucchine, il parmigiano e le uova a cucchiaiate fino a riempire la forma. L'ultimo strato dovrebbe essere di pomodoro con un po' di parmigiano cosparso sopra.

Cuocete a ca 180 gradi per ca 30-40 minuti o finché le uova non si saranno raddensate e il gratin non avrà preso un bel colore dorato.

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