martedì 29 marzo 2011

Day after Waffel Day

Adoro gli avanzi! Cucino spesso volontariamente troppo la sera per poter conservarmi gli avanzi per il giorno dopo, o da riscaldare e mangiare così come sono, o per usare come base per ricreare un piatto nuovo. I wafels dolci avanzati venerdì sera li ho riscaldati in padella la mattina dopo e abbiamo così avuto un ottimo brunch. Quelli salati invece li ho spalmati di pesto, poi messo del prosciutto, pomodoro e mozzarella e poi riscaldati nel grill.

Provate anche i waffels/toast/panini caldi con questi fillings:
#pesto, prosciutto, pomodoro (senza semi per non bagnare troppo il pane), mozzarella
#avocado schiacciato, salmone affumicato, pomodori secchi sott'olio, mozzarella
#tapenade, melanzane grigliate, mozzarella

sabato 26 marzo 2011

Waffel Day

Il 25 marzo è il Våffeldagen, ovvero il "waffel day", in Svezia. Tutte le famiglie posseggono un ferro per fare i waffel e li mangiano almeno una volta all'anno, cioè il 25 marzo. Vi chiederete Ma perché bisogna nominare un giorno specifico per mangiare sti waffel? I Belgi riescono a mangiarli tutto l'anno! D'altronde sono cosi buoni che mangiarli una sola volta all'anno è un gran peccato. Ma c'è una ragione. Il 25 marzo è anche il giorno dell'Annunciazione del concepimendo della Vergine Maria. In inglese questa festa si chiama Lady Day e in svedese originariamente era Vår Fru-dagen (giorno della Nostra Signora). Provate a pronunciare "Vår Fru" molto velocemente e per centinaia di anni e vedrete che alla fine uscirà una cosa tipo "voffu" dalla vostra bocca. Così Vårfru-dagen è diventato Våffeldagen e tutti gli svedesi hanno una scusa per mangiarli - almeno in quel giorno!

Li ho fatti sia salati, con degli spinaci tritati e serviti con degli accessori tipici: salmone marinato, cipolla rossa tritata e panna acida; sia dolci con panna montata, more e zucchero a velo.

Se volete farli a casa dovete procurarvi di un ferro apposito. In Svezia si usa un tipo che fa i waffel più sottili rispetto a quelli belgi.

Per la pastella salata:
125 g burro
2 dl di latte intero
4 dl di farina
2 uova
1 cucchiaino di lievito in polvere
2 dl di acqua fredda (frizzante)
1 cucchiaino di sale
150 gr di spinaci freschi

Per la pastella dolce:

125 g burro
2 dl di latte intero
4 dl di farina
2 uova
1 cucchiaio di lievito in polvere
2 dl di acqua fredda (frizzante)
2 cucchiaini di zucchero vanigliato

Sciogliete il burro in un pentolino. Mescolate gli ingredienti secchi in una ciotola. Aggiungete metà del latte e frullate energicamente. Dopodiché aggiungete il resto del latte, le uova e il burro fuso. Alla fine versateci dentro anche l'acqua e frullate. Va bene con acqua normale ma se frizzante i waffel mantengono più a lungo la loro croccantezza.

Se fate dei waffel dolci lo zucchero vanigliato va aggiunto insieme agli altri ingredienti secchi. Per quelli salati fate appassire gli spinaci in una pentola senza aggiunta di acqua o olio. Tritateli e aggiungeteli alla pastella.

Mettete ca 1 dl di pastella ne ferro caldo e cuocete per un paio di minuti, finché i waffel non saranno dorati e croccanti. Mangiateli subito.

sabato 19 marzo 2011

Gnocchi tricolore


L'altro giorno abbiamo festeggiato il compleanno dell'Italia con il tiramisu verde-rosso. Ma visto che ci mancava il bianco ho pensato di fare un'altra creazione tricolore. Quindi continuiamo i festeggiamenti dell'Italia Unita con questi gnocchi verde-bianco-rosso ai tre pesti.

Gli gnocchi verdi li ho realizzati con degli spinaci e quelli rossi con il pomodoro. Per quelli bianchi invece, per dargi un tocco in più, ho aggiunto della buccia di limone. Molto fresco e se abbinati con il pesto bianco alla ricotta e le noci, la combinazione noci-limone dà una sorpresa vivace all'arrivo in bocca.

Ecco la ricetta per 4 persone:
700 gr di patate
140 gr di spinaci freschi
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
buccia grattugiata di mezzo limone
1 uovo sbattuto
tre pizzichi di sale
400-500 gr di farina

1. Pelate le patate e tagliatele in pezzetti uguali. Lessatele e fatele raffreddare.
2. Fate appassire gli spinaci lavati in una pentola senza aggiunta di acqua né olio. Fate evaporare tutta l'acqua. Tritate gli spinaci.
3. Schiacciate le patate nello schiacciapatate.
4. Dividete le patate in tre parti.
5. Lavorate una parte alla volta. Cominciate con quella verde. Aggiungete alle patate il trito di spinaci, un po' di farina, un pizzico di sale e 1/3 dell'uovo sbattuto. Aggiungete poca alla volta altra farina e lavorate fino ad avere una pasta dura e liscia. Mettetela a parte.
6. Continuate con la pasta rossa. Aggiungete alle patate il concentrato di pomodori, 1/3 dell'uovo sbattuto, un pizzico di sale e un po' di farina. Lavorate la pasta aggiungendo poca alla volta altra farina fino ad avere un pasta dura e liscia.
7. Finite con la pasta bianca. Aggiungete alle patate la buccia di limone, l'ultimo terzo dell'uovo sbattuto, un pizzico di sale e un po' di farina. Lavorate la pasta aggiungendo poca alla volta altra farina fino ad avere una pasta dura e liscia.
8. Formate dei filoncini di ca 2-3 cm di spessore e tagiateli in tocchetti. Spolverizzateli con della farina.
9. Con l'aiuto di una forchetta e il vostro pollice dategli la classica forma dello gnocco.
10. Cuocete gli gnocchi in tre pentole separate e scolateli quando vengono a galla.


Condite gli gnocchi verdi con il pesto classico al basilico; gli gnocchi rossi con il pesto rosso alle mandorle e pomodori secchi; e gli gnocchi bianchi con il pesto bianco con ricotta e noci.

Pesto bianco



Questo pesto è facilissimo da preparare e buono con tutti i tipi di pasta (provatelo anche con la pasta integrale). Lo potete anche spalmare tra due strati nelle lasagne al forno oppure con le melanzane al forno. Usate la vostra fantasia!

Ingredienti per ca 2,5-3 dl di pesto:
mezzo barattolo di ricotta (ca 125 gr)
ca 50 gr di gherigli di noci
1 spicchio d'aglio
ca 1 dl di pecorino grattugiato
ca 0,5 dl di latte

Frullate tutti gli ingredienti tranne il latte in un mixer. Diluite con poco latte alla volta fino ad avere una crema semidensa.

Pesto verde classico


Mai ho fatto il pesto nel mortaio. Me ne devo vergognare? Se un pesto pare più buono rispetto a un altro credo dipenda certo dalla qualità degli ingredienti, ma soprattutto dal contesto. Se mangiato sotto un pergolato con vista mare sulla Riviera dei Fiori, giuro che questo mio pesto umile, fatto sbrigativamente nel mixer, saprà ugualmente buono come se l'aveste visto fare da una vecchia signora che aveva seminato, innaffiato e raccolto il suo basilico, e poi pestandolo nel suo mortaio.

Ingredienti per ca 2,5-3 dl di pesto:
un mazzo di foglie di basilico
1 spicchio d'aglio
50 gr di pinoli
ca 1,5 dl di parmigiano e pecorino grattugiati
ca 1,5-2 dl di olio EVO

Mettete tutti gli ingredienti e metà dell'olio nel mixer e frullate fino ad avere un composto omogeneo. Aggiungete ancora dell'olio fino ad avere un pesto liquido.

Poche volte ho fatto il pesto classico, amo aggiungere qualche ingrediente inaspettato a tutti i miei piatti. Questa volta però non l'ho fatto e la ricetta non presenta sorprese. Se volete rallegrare il vostro pesto suggerisco una di queste alterazioni alla ricetta tradizionale:

# la buccia di un limone
# parti uguali tra basilico, timo, rosmarino, menta e origano
# parti uguali tra pinoli, noci, mandorle, noccioline

Pesto rosso alle mandorle



Ingredienti per ca 2,5-3 dl di pesto

ca 150 gr di pomodori semisecchi sott'olio
un pugno di foglie di basilico
1 spicchio d'aglio
ca 1 dl di pecorino grattugiato
ca 50 gr di mandorle private della pellicina
ca 1,5-2 dl di olio EVO

Mettete tutti gli ingredienti con metà dell'olio nel mixer e frullate fino ad avere un composto omogeneo. Aggiungete ancora dell'olio e continuate a frullare fino ad avere un pesto fluido ma denso.

martedì 15 marzo 2011

Tiramisu con crema di pistacchi e lamponi


Questa può essere considerata una ricetta fast food in quanto, con i giusti ingredienti in casa, ci vogliono ca 15 minuti a prepararla. Il bello però è che uno può scegliere il grado di amore e dedizione da metterci, e se fare un dolce sprint che comunque si presenta bene agli ospiti, oppure se creare un dessert che in una sola cucchiaiata racchiuide l'amore per la cucina, per gli ospiti, per le tradizioni e per la vita stessa. Scegliete voi!

La dedizione totale richiede un brattolo di crema di pistacchi di Sicilia. Preferibilmente di Bronte, che secondo chi se ne intende sono i migliori. Visto che questa crema è una rarità dalle nostre parti si possono anche mixare i pistacchi (di Bronte o altrove) e ridurli a purea e creare così un concentrato di pistacchi. Se durante il vostro ultimo viaggio in Sicilia non avete pensato a fare una scorta di questa crema, e se non avete voglia di farla da soli, potete optare per la versione fast e aggiungere alla crema al mascarpone qualche goccia di aroma di pistacchi, per rafforzarne il sapore.

Qualsiasi versione sceglierete, questo dessert farà un gran successo!

Le dosi bastano per 6-8 bicchierini (meglio se piccoli)

Per la crema:
1 barattolo di mascarpone (250 gr)
ca 1 dl di yogurt cremoso alla vaniglia
1 cucchiaino di vaniglia in polvere (o zucchero vanigliato)
1 dl di pistacchi (non salati) tritati grossolanamente
qualche goccia di colore alimentare verde
qualche cucchiaino di crema di pistacchi (o qualche goccia di aroma di pistacchi)

ca 50 lamponi
biscotti alle mandorle - io ho usato dei biscotti sottilissimi dal sapore simile ai cantuccini, ma anche i cantuccini tradizionali vanno benissimo se si sbriciolano in pezzi più piccoli
qualche cucchiaio di Cointreau
pistacchi interi per decorare

Mescolate il mascarpone e lo yogurt in una ciotola. Aggiungete la vaniglia e i pistacchi tritati. Il colore verde non è neccessario ma i pistacchi non danno molto colore e anche l'occhio vuole la sua parte. Aggiungete qualche cucchiaino di crema di pistacchi, se ne avete, altrimenti qualche goccia di aroma di pistacchi.
Mettete la crema nel frigo a raddensarsi.

Sbriciolate i biscotti in pezzetti e metteteli su un piatto. Gocciolate sopra il liquore. Mettete qualche cucchiaio di crema sul fondo dei bicchierini, sistemate sopra i biscotti, un altro poco di crema, altro strato di biscotti, i lamponi. Finite con un'ultimo strato di crema. Mettete sopra qualche pistacchio intero.

lunedì 14 marzo 2011

Vellutata di carote con zenzero e brandy


Sabato sera abbiamo fatto una foto session con degli amici che volevano vedere le foto dell'Australia. Quando ti vedi con i piedi nel oceano, mentre fuori la finestra cade la solita pioggia gelida, hai bisogno di qualcosa di rinforzante perché non perda completamente la speranza della bella stagione! Ho optato per questa vellutata di carote, dal colore intenso del sole. Lo zenzero e il brandy davano un touch insolito e rinfrescante. La ricetta dà 5-6 porzioni normali. Ho servito la zuppa in dei bicchierini come una parte di un buffet composto da varie cose, e con queste porzioni ridotte la ricetta basta per 8-10 persone.

5 carote medie
2 scalogni
2 spicchi d'aglio
2 gambi di sedano
ca 3 cm di zenzero tagliato a fettine
1 patata medio-grande
qualche rametto di timo e rosmarino
2 foglie di alloro
2 dadi di brodo di pollo (o di verdure se preferite completamente vegetariano)
8 dl di acqua
1 dl di panna
1 cucchiaino di curcuma
1 dl di brandy
sale
coriandolo fresco

Pelate le verdure e tagliatele in pezzetti. Soffriggetele in un po' di olio. Sbriciolate i dadi e aggiungete l'acqua. Mettete il timo, rosmarino e l'alloro. Fate bollire finché le verdure non saranno morbide, ca 30-40 minuti. Fino a questo punto è possibile preparare la zuppa in anticipo. Mettetela a parte fino al momento che vi serve. Togliete le erbe. Mixate a purea con un mixer a immersione. Aggiungete la panna, il curcuma e il brandy e regolate di sale. Servite in delle ciotole o bicchierini e decorate con foglie di coriandolo.

Vedete le orme della tartaruga?

venerdì 11 marzo 2011

Risotto al limone con asparagi e capesante


Gli asparagi si vedono sempre di più nei supermercati e anche se il limone è un frutto invernale il suo colore vivace e il profumo fresco mi fanno pensare alla mimosa!
A me piace il cibo che si prepara facil- e velocemente, senza però fare compromessi con il sapore o la qualità! Questo piatto che si presenta benissimo ad una cena tra amici, si prepara in circa mezzora, massimo massimo 40 minuti. Tutti i cibi vanno cotti con amore, ma il risotto soprattutto; non è come la pasta che ormai è diventata quasi un fast food che si butta nella pentola e si cuoce da sola. No, il risotto richiede attenzione e dedizione. Il trucco per avere un risotto che sia cremoso è di non lasciarlo cuocere vivamente, ma farlo gonfiare a fuoco basso. Diluire con poco brodo alla volta (anche se, ammetto, io uso sempre il dado e dell'acqua bollente, viene buono lo stesso) e non farlo mai seccare. Importante anche girare quasi continuamente per evitare che si formino dei granuli o che si attacchi sul fondo della pentola. E poi quando il riso è cotto al dente io aggiungo sempre un altro poco di acqua bollente per farlo ancora più cremoso.

Per il mio risotto (per 2 persone) ho usato:
3,5 dl di riso avorio
2 piccoli scalogni
1 spicchio d'aglio
un bicchierino di vino bianco
acqua bollente + 1,5 dadi di pesce
la buccia grattugiata di 1 limone + il succo di 1/2
alcuni rametti di timo fresco

8 asparagi verdi

Per le capesante:
ca 10 capesante
1 spicchio d'aglio
un paio di cucchiai di olio
sale

Cominciate con le capesante. Mettetele in una ciotola. Tritate l'aglio. Mettete l'aglio, l'olio e il sale nella ciotola e mescolate. Lasciate marinare almeno mezzora.

Preparate il riso. Tritate lo scalogno e l'aglio e soffrigeteli. Aggiungete il riso e fatelo "sudare". Versate il vino e fate evaporare. Abbassate la fiamma al minimo, il riso non deve cuocere. Sbriciolate dentro il dado e aggiungete dell'acqua bollente. Mescolate bene. Fate gonfiare il riso e aggiungete a mano a mano dell'acqua. Girate quasi tutto il tempo per evitare che si attacchi sul fondo. Dopo ca 15 min assaggiate; il riso deve essere al dente, ci vogliono tra 15 e 20 minuti. Aggiungete la buccia e il succo di limone e il timo. Quando è pronto, togliete dalla fiamma e versate un altro poco di acqua bollente per farlo ancora più cremoso.

Mentre si cuoce il riso tagliate gli asparagi in pezzi e soffriggeteli in poco olio in una padella. Arrostite le capesante in una padella grill (o una padella normale).

Mettete il riso in delle ciotole calde, e sopra gli asparagi e le capesante.

giovedì 10 marzo 2011

Colazione con granola


Il granola si può fare in tanti modi. Il bello è che ci si può mettere un po' di tutto, a seconda dei gusti e dell'umore del giorno! Questa ricetta assomiglia a quella del musli che ho fatto tempo fa, ma questa è un po' più dolce e ha qualche spezia in più. Se voglio trattarmi bene (e chi non lo merita?) a colazione preparo una ciotola con dello yogurt cremoso alla vaniglia, un po' di granola e qualche mora on top. Un po' di arancia spremuta e un cappuccino e la giornata non può cominciare meglio! Ecco la mia ricetta di granola:

4 dl di fiocchi d'avena
2 dl di fiocchi di segale, grano o altri cereali
1 dl di semi di zucca
2 dl di semi di girasole
1 dl di cocco grattugiato
1 dl di semi di lino
150-200 gr di noccioline e mandorle miste (tritate grossolanamente)

Liquido:
3 cucchiai colmi di miele
2 dl di acqua
10 bacche di cardamomo
1/2 cucchiaino di semi di vaniglia (o 1 cucchiaino di zucchero vanigliato)
2 cucchiai di cannella in polvere
1/2 dl di zucchero muscovado
2 cucchiai di olio di colza

Mettete tutti i semi, fiocchi e noccioline nella placca del forno e mescolate.
Schiacciate le bacche di cardamomo nel mortaio (togliete eventualmente i gusci). Mettete gli ingredienti per il liquido in un pentolino e riscaldate finché il miele non si mescoli con l'acqua. Versate il liquido sopra il misto con i semi e mescolate bene.
Arrostite in forno a 175 gradi per ca 20 minuti. Mescolate 3-4 volte per evitare che si bruci. Sfornate e fate raffreddare.

Aggiungete la frutta secca tagliata a pezzetti. Io ho messo:

100 gr di cranberries secche
50 gr di goji berries
100 gr di mele essiccate

Mettete la granola in un barattolo e conservate in temperatura ambiente.
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